Problematiche stagionali: estate mercoledì, luglio 8, 2020 Commento: 0

Vorrei la pelle... scura - Parte 1

Alcuni consigli utili per preparare la nostra pelle all'esposizione al sole estivo - parte 1

Durante l'estate è bellissimo distendersi al sole e lasciare che la nostra pelle prenda colore, lasciandosi alle spalle (almeno per un pò) il pallore dell'inverno. Che ci si esponga in costume da bagno sul balcone, sul tetto, o in spiaggia, nulla cambia: l'abbronzatura è bella da vedere e il sole stesso è un ottimo nostro alleato. Tuttavia è necessario seguire alcune semplici indicazioni che possono proteggerci dai rischi insiti in un'esposizione sbagliata.

I raggi UV

I raggi ultravioletti sono i maggiori responsabili dei modificazioni cutanee che possiamo osservare, sopratutto durante l'estate. Si dividono in:

-Raggi UVA: abbronzano senza irritare o arrossare la pelle, ma penetrano in profondità fino al derma per almeno il 50%. Sono quindi i responsabili delle lesioni dell'elastina e del collagene, nonchè dell'invecchiamento della pelle e perciò delle rughe

-Raggi UVB: sono "eritematogeni", cioè la causa delle fastidiose scottature , arrossamenti e irritazioni, arrivando anche a produrre ustioni di secondo grado

I rischi delle scottature

La pelle è la prima barriera di difesa del nostro corpo dai fattori ambientali del mondo esterno, responsabili tra gli altri anche di melanomi e tumori cutanei. Il rischio in questo senso è consequenziale, cioè aumenta a seconda del numero di scottature avvenute nel corso della vita, in particolare durante l'infanzia e l'adolescenza. Perciò è necessario tenere presente che:

-Se è vero che la pelle abbronzata sembra più sana, è altrettanto vero che l'abbronzatura è un meccanismo di difesa del nostro corpo per proteggersi dai raggi UV. Attiva i melanociti, le cellule produttrici di melanina, che rende l'epidermide più resistente ai danni immediati, come lo scottature solari, ma anche verso quelli ritardati nel tempo, come i tumori e l'invecchiamento cutaneo.

-Le creme, gli oli e gli spray con filtro solare devono essere considerati un aiuto per un'abbronzatura corretta (quindi sana), ma non un via libera alle esposizioni intense e prolungate

-Il fattore di protezione (indicato con la sigla SPF) deve essere inversamente proporzionale al fototipo: tanto più la pelle è chiara e quindi sensibile ai raggi solari, tanto più alto deve essere il fattore di protezione. Anche in questo caso, le creme non possono integrare, ma non sostituire i metodi fisici di protezione dalle radiazioni UV (indossare indumenti chiari, restare all'ombra, usare gli occhiali da sole e il cappello)

-Gli autoabbronzanti hanno solo un effetto cosmetico, non preparano la pelle al sole, per cui non ci difendono dalle scottature. A me che non si tratti di prodotti con la protezione solare incorporata

-Le lampade solari UVA, secondo quanto dicono i dermatologi, rappresentano un ulteriore fattore di rischio per lo sviluppo di tumori della pelle, in particolare se ne viene fatto un uso sconsiderato. Sicuramente accelerano l'invecchiamento cutaneo provocando un aumento delle rughe e delle macchie.

                                                                                         

Come preparare la nostra pelle per l'esposizione al sole: il viso

Chi ha la pelle ispessita, impura o i pori dilatati, deve mirare a ripristinare le condizioni ideali per un'abbronzatura uniforme. Si consiglia in particolare di usare prodotti a base di acido mandelico, un ingrediente cosmetico non fotosensibilizzante: le sue cellule più grandi infatti non penetrano in profondità, e questo la loro azione è meno irritante. Dopo il peeling è possibile notare una leggera desquamazione. L'esposizione può avvenire già dopo qualche giorno, utilizzando però una protezione solare medio-alta.

Altrettanto utile è lo scrub, che elimina le cellule morte e dona luminosità alla pelle. Altra cosa da fare è usare prodotti che tendono a rinforzare le difese naturali della pelle, creando una sorta di scudo cosmetico. A tal proposito si possono usare prodotti a base di vitamina C, E e di acido ferulico. Sopra si può applicare un fluido leggero o una crema idratante, in base al tipo di pelle, e/o una protezione con SPF 30. Alla sera, prima di coricarsi, si può usare un prodotto anti-radicali liberi, come i polifenoli dell'uva.

Se invece la pelle del viso dovesse apparire spenta, segnata e poco compatta, si potrebbe pensare alla biorivitalizzazione: si effettua attraverso delle micropunture di cocktail di principi attivi, che medico estetico può suggerire a seconda del risultato che si vuole ottenere e delle condizioni della pelle. Laddove ci fosse bisogno solo di una rinfrescatina, si potrebbe optare per un pool di vitamine, antiossidanti e acido ialuronico. 

                      

Come preparare la pelle per l'esposizione al sole: il corpo

La soluzione ideale in questo caso è lo scrub, l'unico trattamento in grado di eliminare le impurità della pelle e gli ispessimenti che la rendono spenta. Inoltre, l'abbronzatura dura di più. Deve essere eseguito una o due volte la settimana, sulla pelle inumidita, con un prodotto a base oleosa, in modo da restituire una grana ancora più gommosa. Al termine dell'operazione, si può sulle zone trattate (solitamente braccia e gambe), un olio alla vitamina E.

Altrettanto importante è la funzione svolta da alcuni integratori, in particolare quelli a base di coenzima Q10, acido lipoico e polifenoli, tutte sostanze in grado di ridurre lo stresso ossidativo della pelle. Andrebbero assunti almeno 3 settimane prima dell'esposizione, continuando anche dopo, almeno per un mese o due. 

Per coloro che soffrono di eritemi solari, gli specialisti consigliano di orientarsi su prodotti che hanno tra gli ingredienti la zeaxantina o il polypodium, che secondo diversi studi aiutano a prevenire rossori e infiammazioni legati all'esposizione solare.

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