Problematiche stagionali: estate venerdì, giugno 11, 2021 Commento: 0

Bzzzz... Aiuto, un insetto!

Una guida pratica per riconoscere le punture dei principali insetti e imparare ad intervenire

In estate è normale uscire di più di casa e stare a contatto con la natura. Ma questo comporta spesso anche degli incontri ravvicinati con insetti ed aracnidi, e non sempre per noi si tratta di un evento favorevole. Ma perchè ci attaccano? Di solito per due motivi: per difendersi o per nutrirsi

Solitamente, gli insetti che pungono per mangiare sono zanzare, tafani, moscerini e pulci; quelli che invece lo fanno per difendersi, specie se provocati, sono api, vespe, calabroni (di solito per difendere l'alveare o o il nido) e alcuni tipi di formiche. E poi ci sono i ragni, che non sono insetti, bensì aracnidi. Tuttavia, insieme ad acari e zecche, posso mordere anche loro e provocare effetti indesiderati.

I tipi di punture

Ad una prima occhiata sembra tutte uguali: gonfie, pruriginose, arrossate, tondeggianti. In realtà, guardando meglio, ci accorgiamo che così non è.

  • Api: hanno un pungiglione seghettato, collegato ad un ghiandola che contiene veleno, il quale rimane all'interno della sua vittima insieme agli ultimi segmenti dell'addome (ragion per cui l'ape muore dopo aver punto)
  • Vespe: solo le femmine pungono. Sono dotate di un aculeo dritto e liscio, che comunica con una ghiandola velenifera. Possono pungere più volte di seguito perchè, a differenza delle api, non perdono il pungiglione
  • Calabroni: simili alle vespe, ma più grandi. Nemmeno loro perdono il pungiglione
  • Zanzare: non sono velenose, ma possono trasformarsi in vettori per la trasmissione di alcuni virus, batteri o parassiti (es: la malaria). La ragione per cui non ci rendiamo conto di essere stati punti da una zanzara se non quando è troppo tardi è che quest'insetto ci inocula una tossina che funge da anestetico locale, e gli permette di agire indisturbato

Se per esempio si viene punti da un'ape, è essenziale:

  1. Rimuovere il pungiglione, per evitare la diffusione di ulteriori irritazioni
  2. Lavare la zona con acqua e sapone
  3. Metterci sopra del ghiaccio per ridurre gonfiore e dolore

Su indicazione del medico (non fatelo di vostra iniziativa), è possibile assumere anche antidolorifici (ibuprofene e paracetamolo), antistaminici, e nei casi più gravi, corticosteroidi per 3-5 giorni

                                                 

Le possibili reazioni alla puntura di un insetto/aracnide

Caso 1

Reazione normale, che provoca dolore, gonfiore, dolore, arrossamento, prurito e irritazione più o meno sopportabili

Caso2

Reazioni più estese, di varia intensità e durata, 

Sia nel caso 1 che nel caso 2, si può intervenire con lozioni o stick che alleviano il prurito e il dolore, disponibili in Farmacia: https://www.farmaciamaccari.com/49-estate-2021?p=2

Caso 3 

Shock anafilattico

Si tratta del ipotesi più pericolosa: la puntura di un insetto in un soggetto allergico può dar vita ad una serie di reazioni a catena che possono condurre anche alla morte. Si consiglia quindi sempre di evitare le situazioni più a rischio e di assumere tutte le precauzioni necessarie. In generale, si consiglia sempre di rivolgersi al medico se si dovessero manifestare uno o più di questi sintomi:

-Dispnea, raucedine, difficoltà respiratorie

-Nausea, vomito, diarrea

-Tachicardia

-Vertigini o sensazione di svenimento

-Difficoltà di deglutizione

-Presenza di pus intorno o dentro al pomfo

-Confusione, ansia, agitazione

-Gonfiore e dolore persistenti

Ultime notizie generali

In alcune aree del mondo, le punture di insetto possono trasmettere gravi malattie. Per esempio, il morso della zanzara tigre è veicolo della febbre dengue, febbre gialla, chikungunya, encefalite, mentre la specie Anopheles può trasmettere malaria e filariosi (quest'ultima pericolosa anche per i nostri amici a 4 zampe!). Le zecche possono poi a loro volta trasmettere la malattia di Lyme e la Leishmaniosi, altra malattia molto pericolosa per i nostri pelosi.

Tabelle esplicative*

                                                 

                                             

*Queste tabelle devono intendersi come puramente esemplificative. Per ogni evenienza, rivolgersi al proprio medico

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