Covid-19 lunedì, maggio 25, 2020 Commento: 0

Come reagiscono la nostra mente e la nostra psiche al Covid-19 - PARTE 2

Nel precedente articolo abbiamo visto quali sono le principali conseguenze che la reclusione forzata dovuta al Covid-19 ha prodotto sulla nostra psiche. Ora invece vedremo insieme chi sono i soggetti più colpiti e alcuni utili esercizi che possono aiutare a rilassarsi

  Chi sono i soggetti maggiormente a rischio?

Sopratutto coloro che non gestiscono l'ansia, ma anche persone con preesistenti problematiche psicologiche o che soffrono di dipendenze da alcool, droga, fumo, ecc... Ancora, i soggetti che fanno fatica a rispettare le regole, inclini ad attacchi di aggressività e perdita di controllo. E infine gli anziani con problemi mentali, i soggetti con atteggiamenti malinconici e stati depressivi, nonchè la fascia che soffre di disturbi dell'alimentazione come bulimia e anoressia. La reclusione prolungata trascina le persone in un periodo di "cattività", che comporta insonnia, prurito, problemi intestinali, comportamenti paranoidi.

Gli input per reagire positivamente

Può sembrare sciocco o scontato, ma uno dei modi migliori per affrontare queste situazioni consiste nello svegliarsi la mattina e iniziare bene la giornata. Come? Togliendosi il pigiama, facendosi una doccia veloce, indossando abiti puliti e dignitosi. L'organizzazione della vita quotidiana diventa un antidoto per evitare che l'aria diventi elettrica, sopratutto se si hanno figli da gestire e spazi ristretti. Questo però dipende anche dalle condizioni di partenza: nelle famiglie in crisi, dove cioè è già presente qualche problema, diventa ancora più importante darsi delle regole stabilendo, ad esempio, chi si occupa dei figli, chi lava, chi fa da mangiare, chi si prende cura degli anziani, chi porta a spasso il cane.

                                                    

A proposito di animali domestici...

La pet therapy si dimostra sempre un'ottima alleata per la salute psicologica. Prendersi cura di un animale domestico, trascorrere parte della propria giornata con lui, aiuta a superare i momenti più difficili. Questo non toglie però che psicologi, psichiatri e assistenti sociali diventano ancora di più delle figure di riferimento, alle quali rivolgersi senza vergogna.

Alcune tecniche per rilassarsi

Nei casi di disturbi che provocano logorio fisico e/o psicologico, molto utili si sono dimostrate alcune tecniche di respirazione e rilassamento, praticabili tranquillamente anche tra le mura di casa o in ufficio. Una delle metodiche più indicate è il training autogeno, messa a punto nel 1932 dallo psichiatra J. H. Schulz. Questa tecnica si basa sulla correlazione tra stati psichici (le emozioni) e somatici dell'individuo, ma che presume un allenamento costante per ottenere una modifica reale del complesso assetto alla base della risposta emotiva

Un cosa fondamentale da sapere è che il training autogeno non si basa su suggestioni, e i risultati ottenuti possono essere misurati con l'ECG e sono legati ad un'effettiva e stabile modifica a livello neurofisiologico. Per questo è particolarmente indicato in caso di asma, ipertensione, emicrania, attacchi di panico, stress e ansia.

Altra tecnica importante è quella del Rilassamento Muscolare Progressivo, sviluppata dallo psichiatra E. Jacobson. Gli esercizi da fare prevedono un posto tranquillo, silenzioso e rilassante, e coinvolgono la respirazione, la contrazione e la decontrazione dei muscoli. Sarà coinvolto tutto l'apparato muscolare, secondo un programma che deve essere sviluppato da un professionista.

                                                                          

Impariamo a respirare

Respirando, l'ossigeno arriva ai polmoni e viene immesso nel flusso sanguigno, dove favorisce la produzione di energia che fa funzionare il corpo. Quando si è stressati, la respirazione tende ad essere poco profonda e usa soltanto la parte superiore di polmoni. In questo modo l'anidride carbonica, necessaria per mantenere l'acidità nel sangue, si abbassa e le tossine nocive non vengono espulse. Ciò a sua volta può provocare palpitazioni, stanchezza e attacchi di panico.

L'esercizio che segue è molto utile nel caso in cui ci si renda conto che il proprio respiro è troppo affannoso o corto. Si basa sull'uso del diaframma, grazie al quale si inspira ed espira con il minimo sforzo:

  1. Scegliete una posizione comoda (meglio sdraiata) e appoggiate la mano sinistra con le dita aperte sulla pancia; la mano destra andrà messa sul petto. Chiudete gli occhi e provate a "sentire" il respiro
  2. Inspirate profondamente con il naso cercando di "gonfiare la pancia", facendo sollevare la mano sinistra. Respirate profondamente e lentamente, contando fino a 5
  3. Trattenete il respiro per qualche secondo, quindi espirate lentamente attraverso il naso, mandando fuori quanta più aria possibile. 
  4. Ripetere per 5/10 minuti, concentrandovi solo sul vostro corpo

Un sistema per sapere se si sta eseguendo correttamente l'esercizio è controllare la mano destra, che non dovrebbe alzarsi dal petto. Se succede, significa che non si sta eseguendo una respirazione addominale, ma toracica, tipica degli stati d'ansia. Viceversa, una generale sensazione di rilassamento e pesantezza del corpo significa che avete fatto un buon lavoro.

                                                                  

Ecco alcuni integratori alimentari disponibili sul nostro sito che possono aiutare a gestire lo stress e l'insonnia durante questo periodo (chiedere sempre consiglio al professionista)

Sedivitax gocce: https://www.farmaciamaccari.com/home/542-sedivitax-gocce#/247-formato-75_ml

Sedivitax opercoli: https://www.farmaciamaccari.com/ricerca?controller=search&orderby=position&orderway=desc&search_query=sedivitax+opercoli&submit_search=

Novanight: https://www.farmaciamaccari.com/home/545-novanight-tripla-azione

Mag notte: https://www.farmaciamaccari.com/home/544-mag-notte-tripla-azione

NEL PROSSIMO ARTICOLO: alcune utili consigli per la vita quotidiana

Commenti

Lascia un commento